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venerdì 21 maggio 2010

AL VIA LA RASSEGNA “VERBA VOLANT, SCRIPTA … QUEER”

È partita ieri la prima rassegna letteraria interamente dedicata al mondo GLBTQ a Siena presso la libreria Becarelli organizzata dall’Associazione Movimento Pansessuale. L’evento si propone tre giornate, il 14-15-16 Maggio, in cui analizzare le tre branche del mondo omosessuale e trans.

Ieri era il turno dell’omosessualità femminile con ospiti la scrittrice emergente Julie Maggi e Delia Vaccarello, giornalista de L’Unità, dove cura la rubrica settimanale LIBERI TUTTI.

“Sono felicissima di vedere una così grande partecipazione a questo evento culturale, il primo nella storia del panorama senese”, queste le prime parole di Elenora, curatrice insieme ad altri membri dell’Associazione del progetto del festival letterario, e continua “ la finalità di questi tre incontri è quella di proporre ad un pubblico più ampio testi che spesso vengono destinati solo ad un pubblico di nicchia. La diversità va conosciuta per capire forse un po’ meglio che alla fine amiamo tutti allo stesso modo indipendentemente se il nostro sentimento si indirizza verso una persona del nostro stesso sesso. Non parliamo solo di omosessualità, ma anche di omoaffettività. Verba volant, scripta…Queer deve servire a superare tutti quei luoghi comuni che spesso avvolgono la comunità GLBTQ, attraverso l’incontro con punti di vista diversi”.

Breve e intenso l’intervento della curatrice dell’evento a cui si affianca Alessandro Maggi presidente dell’Associazione che puntualizza come questo festival sia solo un ulteriore tassello di un progetto più

ampio di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti del mondo omosessuale. Ricorda come l’Associazione abbia organizzato una rassegna cinematografica OLTRE LA DIFFERENZA, una giornata in memoria de L’OMOCAUSTO, L’OLOCAUSTO DIMENTICATO, un incontro sulla trans fobia e uno sull’importanza di confrontarsi con i nuovi modelli di famiglia, TUTTE FAMIGLIE.

A prendere poi la parola è l’emergente Julie Maggi, graphic novelist che col suo primo romanzo Elenoir ha rotto gli schemi tradizionali del romanzo all’italiana.

La sua pubblicazione non è solo testo ma anche immagini, tavole, è un insieme di stile, parole, sentimento e di immagini in bianco e nero che rappresentano alla perfezione la sua doppia anima di scrittrice e fumettista.

“Elenoir è un momento di analisi introspettiva in cui esperienze autobiografiche si intrecciano ad esperimenti stilistici e letterari che devono però essere finalizzati a ricostruire un immaginario collettivo in cui un po’ tutti possono ritrovarsi” ci spiega la giovane scrittrice. Eleonora sposta il discorso su un capitolo del libro, JESUS, e incita la Maggi a spiegare il suo rapporto con la spiritualità.

Quello che ne viene fuori è il ritratto di una spiritualità che si concretizza negli attimi di felicità che noi tutti viviamo quotidianamente: “l’apice della mia spiritualità… quando nascono i fiori nel mio giardino!” risponde con grande naturalezza la Maggi.

Si scende poi verso argomenti più spinosi: quali le difficoltà incontrate nella diffusione del romanzo.

“Principalmente tre” risponde la scrittrice. Innanzitutto il genere poiché il graphic novel risulta ancora nuovo nel panorama italiano, poi il fatto che si trattasse di un libro a tematica omosessuale, con accenni a crisi, uso di droghe, a depressioni, e poi il problema della grafica, trovare pertanto un editore che non collegasse le immagini ad una narrativa per bambini”.

“E la tua famiglia come l’ha presa?”insiste Eleonora cavalcando curiosità di tutta la platea. “ E’ ovvio all’inizio non erano entusiasti, vengo da un paesino della Puglia, del sud. Ma alla fine l’hanno presa meglio di come potessi pensare”.

L’intervento della Maggi si conclude con la lettura di un passo del libro mentre la scrittrice ha deliziato la platea eseguendo su tela un suo disegno.

Dopo un piccolo break presso l’angolo bar della libreria si riprende con l’intervento della Vaccarello accompagnata da Mailèn Cordoba autrice del racconto Regina di Tre Cuori contenuto nella raccolta Pressoché Amanti.

L’intervento della giornalista si incentra su come l’amore sia necessità di partire, come poi è il titolo del suo libro In Amore Si Deve Partire.

Ma cosa significa PARTIRE? Non solo partire per seguire fisicamente l’amante, bensì perdersi nell’altro lasciarsi andare, abolendo stereotipi e pregiudizi.

“Il mio è un libro contro le ipocrisie e gli stereotipi, gabbie morali da cui bisogna liberarsi”, ci tiene a sottolineare la Vaccarello.

Attraverso toni accattivanti la scrittrice spiega come dal suo punto di vista l’amore è trasformazione, è cambiamento continuo che si sviluppa attraverso lo svelamento reciproco degli amanti. Si da l’avvio ad un processo irrazionale da cui è impossibile tornare indietro, quando si ama ci si abbandona e si accetta inconsciamente di abbandonarsi all’ignoto.

“E’ l’intimità il preludio della trasformazione, dell’abbandono all’ignoto…” sottolinea la Vaccarello facendo accompagnare tale enunciazione ad una lettura particolarmente toccante di un passo d’amore del suo libro in cui si mescolano parole come perdita, amore, baci, sesso.

La giornalista passa poi il microfono alla giovanissima Mailèn Cordoba che presenta brevemente il suo racconto, ambientato tra i banchi di scuola, quel luogo dove i giovani adolescenti si affacciano per la prima volta all’amore, un amore che può essere come nel caso dello scritto, un amore saffico, che disorienta e coinvolge allo stesso tempo.

Tra gli applausi generali e prolungati della platea si conclude la prima giornata della rassegna Verba volant, scripta…Queer.

L’appuntamento è sabato 15 maggio 2010 alle ore 17.30 sempre presso la libreria Becarelli per affrontare il tema dell’omosessualità maschile.


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