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venerdì 21 maggio 2010

Favolose narrazioni dal mondo Transessuale e Transgender.

Si conclude con una giornata dedicata al mondo Trans la prima rassegna letteraria GLBTQ di Siena.


Ad aprire la terza e ultima giornata della rassegna letteraria “Verba volant, scripta … Queer” è Giulia che presenta senza troppo preamboli il primo ospite, Porpora Marcasciano, transessuale e membro del MIT.

La peculiarità del libro Favolose Narranti della Marcasciano è quella di dar voce diretta al mondo transessuale, che presenta nel suo complesso una varietà di testimonianze.

“le testimonianze che vengono da questi 10 racconti è quello di essere variegati ed eterogenei, sono storie di dolore ma anche di gioia infinita, la gioia che deriva dall’essere finalmente se stessi, di riscoprire una parte del proprio io” ci spiega l’autrice, ricordando come ci si può ritrovare in queste storie indipendentemente dal fatto di essere in “transizione”.

“Perché favolose?” è la domanda quasi scontata della relatrice.

“Silvia Riveira, l’apripista del mondo trans, dice al dottore quando la visita per il servizio militare di non essere né donna né uomo, ma di essere favolosa… beh alla fine tutti noi siamo favolosi già solo per essere noi stessi! Più profondo è magari il significato di narrazione: volevo che si comprendesse come questi racconti rappresentano la conoscenza di sé, una sorte di auto-psicoanalisi” e continua la Marcasciano “mia musa ispiratrice è Lucy (Il mio nome è Lucy – Gabriella Romano) transessuale oggi donna di 85 anni che ha vissuto anche la reclusione a Dachau”.

Appare evidente dalle parole dell’ospite di come il mondo trans si muova su due binari: quello della conoscenza di se stesso e quello del confronto con la società e con il mondo medico e della chirurgia.

“L’intento del mio libro è stato quello di dare voce a delle persone che sono sempre state abituate a leggere di loro stesse e del loro mondo da altri che ben poco in realtà ne sanno… la tendenza del transessuale è quello della normalizzazione, è la continua ricerca di una condizione libera da ogni paura dovuto dalla trans fobia divampante; non dimentichiamoci che l’Italia è la prima Nazione europea per omicidi di trans”.

Con questa affermazione si conclude la testimonianza di Porpora Marcasciano che lascia la parola a Carolina seconda relatrice della giornata.

“sono lieta di avere qui con noi Carrino che ci presenta il suo libro Pozzoromolo, un testo sicuramente non facile in cui si incontra Gioia un travestito, transessuale richiuso/a in un ospedale psichiatrico militare con l’accusa di aver ucciso un uomo”.

Dopo l’introduzione di Carolina prende la parola l’autore “ il libro non ha una struttura classica e presenta un linguaggio ragionato che si muove in due modi distinti: è più comprensibile quando Gioia è lucida, diventa quasi un flusso di coscienza quando è sotto l’effetto degli psicofarmaci…. Gioia vive senza tempo cullata in un eterno presente vive il passato solo attraverso i ricordi che trascrive in lunghe pagine salvate su un pc… Gioia non è solo vittima e non è solo carnefice…”.

Tra le righe del libro si coglie un’aperta denuncia alla società, una società fatta di rappresentazioni, di conformismo, di stereotipi che non lasciano spazio all’autodeterminazione personale. E si coglie come invece sia insito dell’uomo, inteso come uomo o donna che sia, di sentirsi accettato e membro di qualcosa.

“L’uomo è tale solo se corona il suo senso di appartenenza!”conclude Carrino tra gli applausi generali della platea.

La prima rassegna di cultura GLBTQ di Siena si conclude così, tra qualche ringraziamento, tra gli applausi e la felicità degli organizzatori.

Una tre giorni che ha aperto gli orizzonti di tutti ivi compresi gli omosessuali presenti e che ha testimoniato la finalità dell’Associazione Movimento Pansessuale di sensibilizzare l’opinione pubblica sul mondo dell’omosessualità, abbattendo pregiudizi e stereotipi.


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